LOrto Botanico di Collemaggio si trova in prossimitā della Basilica omonima, in una zona di grande importanza storico-architettonica e turistica, alla periferia sud orientale della cittā de LAquila. Sorge a circa 720m s.l.m ed ha una superficie di circa 6 ettari, in parte in posizione pianeggiante, in parte in pendio. Nell'Orto botanico di Collemaggio si rinvengono numerose piante del patrimonio floristico regionale abruzzese ed antichi cultivars di pero, melo e ciliegio. Il direttore dellOrto Botanico di Collemaggio č il Dr. Francesco Fucetola. Consulente botanico č il Prof. Fernando Tammaro, docente di Botanica Sistematica presso lUniversitā de LAquila. Per informazioni, visite guidate, attivitā varie rivolgersi a : NellOrto Botanico di Collemaggio sono coltivate o spontaneizzate 460 specie distribuite in circa 40 famiglie e circa 250 generi.Tra esse numerosi endemismi abruzzesi (Adonis flammea subsp. cortiana; Anchusa hybrida Campanula cavolinii; Cerastium scarani; Dianthus ciliatus, Linaria purpurea, ed altri). Tra le piante mediterranee si segnalano il corbezzolo (Arbutus unedo) ed il citiso di Zanone (Argyrolobium zanonii); tra le piante tintorie il glasto (Isatis tinctoria) e l'antemide tintora (Anthemis tinctoria); tra le piante tossiche (da far riconoscere soprattutto agli scolari) la cicuta di Socrate (Conium maculatum) e lo stramonio (Datura stramonium). Numerosi sono gli alberi, quali il tiglio(Tilia platyphyllos), il salice bianco (Salix alba), il faggio (Fagus sylvatica), il cerro(Quercus cerris), l'acero campestre e napoletano (Acer campestre ed A. neapolitanum),la roverella (Quercus pubescens), il carpino nero (Ostrya carpinifolia), il pino nero (Pinus nigra). Tra le piante provenienti dalle garighe sopramontane sono coltivate la salvia marsicana (Salvia officinale var. angustifolia) ed i salvione (Phlomis fruticosa). Numerosi sono gli arbusti, quali il corniolo (Cornus mas), lavellano (Corylus avellana) Anche in simbiosi con tartufo (Tuber melanosporum), il sambuco (Sambucus nigra), il biancospino (Crataegus oxyacantha). Va infine segnalato che alcuni alberi ospitano il vischio( Vischum album), non diffuso negli orti botanici italiani. Numerose sono le piante erbacee officinali , quali lo zafferano (Crocus sativus), l'altea (Althaea officinalis), i verbaschi (Verbascum sinuatum; Verbascum densiflorum).
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